ll Sognatore di Positano. In segno d’amicizia 11 Dicembre 2011 – Posted in: TRAVEL

Pubblichiamo la testimonianza di Franco Zeffirelli sul San Pietro e, in particolare, sul Sognatore di Positano, ovvero Carlino Cinque. Il testo apre il libro edito da Cinquesensi.

Il Sognatore di Positano / The Dreamer from Positano

Carlo Cinque con gli inseparabili cani

Ho smesso da tempo di provare malinconia per i tempi andati, per quanto vissuti. Dopo aver perso tanti amici e parenti, ho imparato a vivere quello che ci viene consegnato dal destino in quel momento, a godermelo senza dover rimpiangere nulla. Ho conosciuto Positano negli anni Sessanta, ospite di cari amici in una casa stupenda. E da quel momento ho trascorso molte stagioni lì, non solo estati.
Il San Pietro era la mia seconda casa, una l’avevo comprata.
Ero molto amico di Carlo Cinque. Mi interessava l’occhio di quest’uomo non nato da un rivoluzionario o da un intellettuale, ma con una visione stupenda della vita, delle cose. Ho ammirato con tutto il cuore quest’uomo straordinario, che ha fatto il miracolo che ha fatto. Sì, un miracolo, perché io l’ho visto il promontorio prima che Carlo Cinque lo trasformasse in una residenza magnifica.
Carlo Cinque era l’unico che aveva progetti “alti”, che pensava di far diventare Positano un centro colto. Anche per questo eravamo amici, avevamo la stessa ambizione. Insieme, pensammo di ideare una piazza perché a Positano manca un luogo d’aggregazione, c’è solo la spiaggia grande che sembra però una stazione, con gente che va e che viene di continuo. Una piazza invece sarebbe stata un’altra cosa. Un’agorà. Ci mettemmo al lavoro, individuammo il luogo, chiedemmo pareri, sembravano tutti d’accordo e invece non se ne fece niente. Credo che i positanesi non siano così felici a farsi dire, da gente di fuori, come deve essere Positano. Carlo Cinque no, lui era di una pasta straordinaria. Per me, era naturale andare a cena al San Pietro, dove c’era un’atmosfera così interessante e dove c’era lui, Carlino. Ci portavo i miei amici, sicuro di fare vivere loro momenti non banali. Anni fa, ho lasciato Positano per noia, stufo delle troppe scale. Rimane l’amicizia con la famiglia Cinque.

Ma senza malinconia, come dicevo prima.

Il Sognatore di Positano / The Dreamer from Positano