Un borgo di tante famiglie 7 Ottobre 2011 – Posted in: TRAVEL

Il castello borgo di Fonterutoli raccontato da Agnese Mazzei, architetto ma anche figlia di questo luogo.

Quintogenita del Marchese Lapo nonché discendente di una famiglia fiorentina che, pur implicata nei secoli in attività commerciali, imprenditoriali, istituzionali, culturali a Firenze e in altre parti d’Italia e del mondo ha sempre avuto come riferimento privato, come luogo identitario, come dimensione dell’anima questo raccolto borgo sorto proprio nella zona nevralgica del Chianti storico, dove gli Etruschi ebbero dimora e poi i romani e che nel Medioevo fu al centro delle secolari guerre fra Siena e Firenze, le due città rivali che si arrogarono il diritto di giurisdizione su queste terre.

Un viaggio con Agnese Mazzei dentro il presente e il futuro del Castello di Fonterutoli.
Passeggiamo con lei su stradelle a ciottolo, su cui prospettano dimore di taglio rurale ma di sagoma raffinata, ricche come sono di stilemi della costruttiva toscana cinque/seicentesca, (anche se l’impianto del borgo presenta segni visibili della sua origine medievale) posti lì a rifinire una porta o a dettagliare una semplice finestra, secondo un’attenzione all’estetica connaturata anche nella gente più semplice.
La villa Cinquecentesca dei Mazzei, anch’essa di ruvida eleganza, sembra ancorare lo snodarsi del borgo. Nei pressi la Parrocchiale intitolata a San Miniato che ancora vede raccogliersi al suo interno gli abitanti del borgo che sono gli stessi che si ritrovano nei pomeriggi estivi a far due chiacchiere su una panchina, o a tener viva la vita economica delle due botteghe artigiane e della piccola economia locale.
Da un gruppo gioioso di bambini che ancora giocano a nascondino esce un viso paonazzo di gioia mentre attorno il lieve mormorio di qualche auto che scorre lungo la via Chiantigiana ci riporta al nostro presente. E poi il nitrito di un cavallo, due giovani yankee che fanno una sosta ritemprante prima di riprendere il loro duro e allegro viaggio in mountain bike lungo le curve della Provinciale.

Passeggiate con Agnese Mazzei
I toni caldi delle terre di Siena