50 volte Opera Barga 14 Luglio 2016 – Posted in: TRAVEL

“I 50 anni di un festival musicale fra i più stimati in Europa sono stati festeggiati dallo Stato Italiano con un tentativo di soppressione. Suona paradossale lo so, ma in un Paese dove la cultura ha una funzione accessoria questo non ci sorprende anche se ci fa sentire un po’ nella condizione di chi si vede costretto a gettare il cuore oltre l’ostacolo pur di andare avanti! Quest’anno, insomma lo Stato ha visto bene di non confermarci il suo fondamentale contributo, mettendoci a rischio chiusura.
Rischio ch’è stato fugato grazie all’intervento di alcuni sponsor privati e alla sensibilità di tutti questi grandi musicisti che suoneranno solo per il piacere di fare musica, senza ricavare un soldo per le loro altissime performance”.

Massimo Fino, direttore artistico di Festival Opera Barga, rassegna musicale di assoluto prestigio che da decenni ha lavorato filologicamente per contribuire alla riscoperta e al rilancio in particolare della musica antica e barocca, appare preoccupato ma soddisfatto per essere riuscito, insieme al Presidente Nicholas Hunt a proporre una manifestazione adeguata alle attese.

L’importanza di Opera Barga

Nemo profeta in patria. Un nuovo caso di miopia istituzionale interrompe una preziosa consuetudine, ch’è sempre stata l’intenzione prima di Opera Barga: quella di riportare alla luce composizioni relative al ricchissimo giacimento barocco, in particolare in riferimento alle opere liriche vivaldiane. In merito, negli scorsi decenni Opera Barga ha collaborato strettamente con grandi specialisti del periodo, primi fra tutti Federico Maria Sardelli e il suo Modo Antiquo e Jean Claude Malgoire, per il recupero e l’esecuzione di opere inedite di Vivaldi (ricordiamo fra le altre l’Arsilda e Motezuma, poi registrate in disco e ormai entrate con successo nella programmazione internazionale). Nella presente
edizione data la mancanza di sostegno istituzionale, questa preziosa specificità del Festival, è stata purtroppo sospesa.

Un programma d’intelligente sincretismo

Il Festival Opera Barga 2016 si avvierà nella consueta impronta della musica barocca, con un vero omaggio alla letteratura sacra di Vivaldi. Il 27 luglio si aprirà col Magnificat RV610 e il Gloria RV 589, scritture corali piene di quel ‘fuoco gentile’ che caratterizza le scritture più felici del grande veneziano; l’orchestra dell’Accademia degli Invaghiti sarà condotta dalla prestigiosa bacchetta di Sardelli, ormai un autentico riferimento internazionale per ciò che attiene alla filologia musicale antica e barocca. Poi il programma si allargherà verso il classicismo (28 luglio) con una splendida scelta dedicata ad Haydn, di cui sarà eseguitala svelante partitura Le ultime parole di Cristo sulla Croce per quartetto d’archi, un testo introspettivo e strutturalmente complesso dove si insinuano sonorità anticipatrici in un clima di sofferta e devota meditazione scevra dal rischio di qualsiasi retorico devozionalismo. Di grande rilievo anche il concerto del 29, dove Bettina Hoffman, viola da gamba di esemplare esattezza filologia interpretativa, affronterà un programma per palati finissimi che partirà da autori cinquecenteschi, per toccare il seicento francese e poi, con Telemann e Schenck, quello tedesco. I concerti della prima settimana di agosto si inoltreranno invece nell’Ottocento e perfino nel Novecento, con esecuzioni di Schumann, Mendelssohn, Schubert (le cui composizioni accompagneranno l’intero corso del Festival in una sorta di dedica a questa grande voce del Romanticismo), Chopin fino a giungere a Ravel, Debussy, Janaceck, Prokofiev. Si chiude con una serata evento il 6 agosto, come un ritorno all’identità del Festival, dedicato a Monteverdi e agli albori del Recitar Cantando. Nello stesso giorno anche un prezioso appuntamento dedicato all’ultimo anno di vita di Schubert e ai suoi impressionanti appunti musicali. Notevolissimi i solisti, da Simone Bernardini, primo violino dei Berliner, ai pianisti Andrea Bacchetti, Yannick Van de Velde, Federico Gianello, Lucija Majstorovic.

Musica nei Borghi, concerti diffusi nel territorio

Come ogni anno, Musica nei Borghi, filiazione di Opera Barga, curata dal direttore artistico Simone Bernardini, darà l’occasione ai giovani strumentisti di evidente talento di suonare con professionisti già acclarati, tutti accompagnati dall’Ensemble Le Musiche sotto la regia dello stesso Bernardini. I concerti sono stati organizzati nel consueto e delizioso borgo di Bagnone.