Occhi di Testori. Giancarlo Vitali e la poesia 13 Aprile 2016 – Posted in: ART

OCCHI DI TESTORI
GIANCARLO VITALI E LA POESIA
a cura di Luca Cesari

INAUGURAZIONE
Giovedì 28 aprile ore 11,30

28 aprile – 5 giugno 2016

CASA DELLA POESIA
Palazzo Bonaventura Odasi
via Valerio, 1 . Urbino

. Occhi di Testori, i ritratti
. Il trittico del toro, il toro e la cartella “Suovetaurilia
. Attorno al tavolo, Franco Loi e Giancarlo Vitali
. Bestiario, Giancarlo Consonni e Giancarlo Vitali
. Concerto, Giancarlo Consonni e Giancarlo Vitali

 

LA CASA DELLA POESIA
Vittorio Sgarbi, Assessore alla Rivoluzione, Cultura e Agricoltura

“La parola è l’origine di tutto. E la poesia non può non essere in un luogo concepito per i poeti e per la bellezza.
Se c’è insomma un luogo in cui è giusto che vi sia una Casa della Poesia, è proprio Urbino, che è la « città ideale », ed è anche la città di Paolo Volponi […].
È importante cercare di mantenere la vocazione delle parole. Perché se le poesie evocano qualcosa, questo non è solo un contenuto, ma la musica delle parole
che dicono quel contenuto. Si può dire: «Sempre caro mi fu quest’ermo colle», e non è la stessa cosa che: «Mi piace andare in collina».
La parola, così come si propone, è una musica interiore, una musica dell’anima.
E quindi la Casa della Poesia deve essere molto esigente con le parole”.

IL SEGNO DI VITALI NEGLI OCCHI DELLA POESIA
La fragile ma eterna forza profetica della poesia adesso ha un suo luogo. Un ambito. Uno spazio museale, ch’è una ‘CASA’ tutta sua, intima ed emblematica. La poesia va in mostra a Urbino con una stagione di eventi culturali di folgorante trasversalità e osmosi con le altre arti.
Appena chiusi i battenti della mostra dedicati ai carteggi poetici di Ungaretti e ai rapporti personali e artistici che Guglielmina Otter, fotografa di verità e disegnatrice di minuziosa ma non calligrafica introspezione, ebbe con molti grandi poeti italiani, è la volta del pittore di Bellano o ‘il bellanasco’, come lo definì con felice epiteto riferito all’antico, il suo scopritore e mentore Giovanni Testori, Giancarlo Vitali, classe 1929, una vita votata al genio della pittura.
E proprio dal rapporto di reciproca ammirazione e di profonda amicizia di questi due protagonisti del ‘900
prende abbrivio la mostra voluta dall’Assessore Vittorio Sgarbi e curata da Luca Cesari: Occhi di Testori. Giancarlo Vitali e i poeti, che, nelle tre sale della ‘Casa della Poesia’ di Urbino ripercorrerà alcuni momenti paradigmatici del loro rapporto umano e professionale.
La critica è unanimemente concorde nel riconoscere ai ritratti che Vitali fece all’amico critico il massimo raggiungimento di realismo introspettivo. E così, proprio nella prima sala la mostra si aprirà con l’esposizione di 5 opere, fra tavole e tele, che restituiranno ai visitatori il volto intenso, sofferto e pensoso del grande intellettuale lombardo.
Si proseguirà poi con uno fra i paradigmi dell’arte di Vitali, con uno dei suoi temi più identificanti: la carne scuoiata, sacrificata sull’altare della nostra atavica fame. Tema sentito fin dai tempi di Rembrandt e, negli ultimi decenni, ripreso con risultati arditi e sorprendenti da Bacon e da alcuni protagonisti della pittura europea e americana contemporanea.
La mostra esporrà uno dei Tori Squartati, dipinti da Vitali nel 1984, origine e ispirazione del Trittico del Toro, tre straziate e bellissime poesie dello stesso Testori che costituiscono un raro quanto prezioso documento artistico di riflessione sulla umana ferocia, accompagnate da un’incisione di Vitali, che, anni dopo ritornerà sul tema con la cartella Suovetaurilia, anch’essa in mostra (con prefazione a cura di Carlo Bertelli).
Nella terza e ultima stanza l’arte incisoria di Vitali entrerà in relazioni con la poesia di Franco Loi e Giancarlo Consonni, con cui, negli anni ha realizzato importanti libri d’artista e cartelle d’incisioni a tema, commentati, o meglio dire disvelati, dai modi poetici di questi due protagonisti della poesia italiana contemporanea.
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