smALLholidays 15 Maggio 2015 – Posted in: TRAVEL

Gli stralci tratti dall’antologia smALLholidays.

[…] Le vite narrate ci dicono molto di sé, dicendoci molto su molte altre cose. Pensiamo al sistema o all’arcipelago del turismo, visto che le narrazioni, semplici o sofisticate, ironiche o amare, ci parlano di vacanze. Il turismo è un sistema di grande complessità. Ma vi è un tratto che lo contraddistingue, in ogni caso. Esso, nella varietà delle sue strutture e dimensioni, deve preservare il gusto, il sapore e il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità. […] Diventa allora paradossale che il gesto dell’accoglienza non sia rispondente al cambiamento delle persone, delle loro relazioni e dei loro legami. […] Dovremmo ricordare, con il mitico Pitagora di Ovidio, che anche noi cambiamo, nel mondo che cambia e che ci cambia. […]
brano tratto dalla prefazione di Salvatore Veca, filosofo e presidente Fondazione Campus Università del Turismo

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[…] Se un padre che si separa è geloso dei propri figli significa, secondo me, che il problema sta altrove, a monte, chissà dove.
[…] negli Stati Uniti, non ricordo per quale ragione, Gabriele ed io ci trovammo a spiegare a qualcuno chi fosse Rita, presente in quel momento. Entrambi dicemmo: «È nostra moglie», mentre questo qui, di fronte a noi, ci guardava allibito. […]
brano tratto dal racconto Sul set di Diego Abatantuono, attore

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[…] Dopo tanto tempo avevamo fatto qualcosa insieme, eravamo nuovamente complici di chiacchiere e prese in giro; proprio come una volta. Adesso teneva la mano nella mia e io non ero più un semplice cavaliere, ma re Artù in persona. Il tramonto in treno ci sorprese a rivedere il paesaggio del mattino sotto un’altra luce. […]
brano tratto dal racconto Tutta la felicità in un giorno solo di Claudio Barbagallo-Barbecoq, creativo

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[…] Il programma era più o meno sempre lo stesso ogni anno: sveglia, colazione (leggera, per evitare spiacevoli inconvenienti in macchina, diceva mamma), trasferimento delle valigie dal garage al bagagliaio, partenza entro le dieci (MASSIMO), una o due soste ma solo se necessarie, per poter arrivare a Piombino con la massima puntualità “delle Bassanini” e via, dentro al traghetto. Senza dimenticare che ogni anno riuscivamo a prendere la nave prima di quella prenotata. Siamo molto, molto puntuali, noi. […]
brano tratto dal racconto È finalmente estate di Matilde Bassanini, studentessa scuola media

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[…] Nella vita si hanno flash di felicità. Bagliori improvvisi, cadute nell’assoluto di straordinaria bellezza. Straordinaria, in quanto “fuori dall’ordinario”. Uno dei tre o quattro bagliori che la vita adulta mi ha regalato, è da mamma single all’Imbrancamento. […]
brano tratto dal racconto Che bel rumore ha il silenzio di Stefania Berbenni, giornalista

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[…] Il fatto è, caro Davide, che se le colpe dei padri ricadono sui figli, quelle delle madre hanno effetti devastanti .
Prendi te, ad esempio. Da che sei nato hai dovuto fare i conti con questo papà tenero e affettuoso che quando c’è dà tutto se stesso. Ma c’è raramente, e il tuo tempo ha questa metrica fatta di arrivi e partenze, di vicinanze e allontanamenti che disorientano e portano dolore. […] Passi l’inverno col cuore al caldo, poi arriva l’estate e con i suoi monsoni torna il papà e vi dovete riabituare l’uno all’altro. […]
brano tratto dal racconto La stagione dei monsoni di Rossella Boriosi, blogger e contributor per magazine italiani

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[…] Ero sola e dovevo lavorare. Non potevo permettermi molti svaghi e andare in vacanza era proibitivo. […] Piero ha trascorso le sue estati in un kinderheim a Quarto dei Mille, vicino a Genova. Portava un bel vestito a righe. Ci è andato per anni e io, tutte le domeniche, prendevo il treno e lo raggiungevo; in genere andavamo a Genova, mangiavamo insieme, poi arrivava la sera e ci dovevamo salutare, tristi entrambi.
Il kinderheim accettava bambini fino agli 11 anni. Lui ci è andato fino ai 14. Non era molto alto…[…]
brano tratto dal racconto In vacanza di domenica di Felicita Chiambretti, poetessa e madre di Piero

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Figlia
[…] A tarda notte, quando avevamo quasi perso la speranza di andare a dormire, gli oggetti, stufi del nostro cincischiare e litigare, cominciavano a prendere vita, sbucavano fuori dai loro nascondigli polverosi e saltellavano verso il letto. Ci mettevamo finalmente d’accordo su che libri prendere, idealmente libri che potessimo scambiarci durante la vacanza. […]

Mamma
[…] Vedi alla voce “litigare”. Perché da noi quando si fanno i bagagli si litiga.
Abbiamo sempre avuto bagagli minimalisti, di chi va in vacanza senza auto o addirittura a piedi, e amiamo l’essenziale: in vacanza, ci piace perfino un po’ di austerità. […]
brano tratto dal racconto Parole chiave di Maria Corno, free lance per editoria scolastica e Caterina Scaramelli, antropologa dottoranda

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[…] Se c’è qualcosa che ci lega a buona parte del mondo animale, a salire di poco la piramide dei bisogni senza scomodare Maslow, è la necessità di nidificare. Poter ospitare le creature amate in un rifugio sicuro è importante al pari di nutrire le stesse. A casa mia no. […]
brano tratto dal racconto Fotografie di Stefania Fei, pedagogista

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[…] Quando sparisco per la settimana con Alice dico che mi occupo dell’educazione “sentimentale” di mia figlia; in effetti i viaggi diventano un luogo della vita in cui acquisiamo ingredienti nuovi e al tempo stesso abbiamo l’opportunità di riflettere su altri luoghi, interiori, richiamati dalle esperienze.
[…] ogni volta che partiamo, dentro di me, mi chiedo se le mie anche e le mie ginocchia saranno all’altezza del viaggio, gli esiti da politrauma sono una roba con cui convivo ma che non riesco a ignorare, anche per questo le nostre vacanze sono brevi. […]
brano tratto dal racconto Vacanze con Alice di Valia Galdi, architetta olistica

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[…] Quel sabato Giacomo caricò lo zaino sulla Cinquecento, sua madre accese il motore: «Sei pronto, tesoro?»
Annuì, pensando ai giorni che avrebbe passato a leggere, al piccolo fiume dove andava sempre a sdraiarsi ogni estate, sotto l’albero.
La macchina partì con il suo rumore di ferraglia scoppiettante. Mentre attraversavano il confine verso la Maremma, Giacomo pensò ancora a Franz; nella sua immaginazione lo vide cresciuto, anni dopo, che gli sorrideva, zaino militare in spalla e sigaretta in bocca. […]
brano tratto dal racconto Giacomo di Mauro Garofalo, scrittore, autore, giornalista

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[…] Quando sono arrivato in Italia, nel 1990, sentivo l’espressione “andare in vacanza”, ma non ne capivo il significato perché nella mia famiglia d’origine questo concetto non c’è. Non ne avevo mai sentito parlare. In Senegal ben pochi si prendono un tempo per andare via, andare a riposare o andare a visitare altri luoghi.
[…] Ho impiegato tempo, ma alla fine l’ho capito, e oggi so quanto sia interessante, importante, e anche divertente, fare i turisti.
Ma l’ho messo definitivamente a fuoco soltanto grazie ai miei figli. Ho sei figli, avuti con sei diverse donne. […]
brano tratto dal racconto Ma perché? di Modou Gueye, attore e coordinatore progetto Sunugal

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[…] Per me “le ferie” sono da quattro anni il momento in cui la simbiosi con i miei figli non è fatta prevalentemente di “regole” e tempi ad incastro della vita normale, mia massima preoccupazione. […] Il mio limite, lo so, è che sono un po’ prestazionale. Un poco. E finisce che mi complico sempre la vita e rischio di non godermela perché è troppo organizzata perfino per me.
È per questo che invito a cena le vicine di terrazzo, foreste come me e coetanee, con figlia unica a testa[…]
brano tratto dal racconto Senza controllo (se ci riesco) di Claudio Jampaglia, video giornalista

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[…] A quell’epoca era importante per me avere una rete di persone conosciute con cui trascorrere il tempo; non avere accanto un compagno, se non per qualche sporadica apparizione, mi caricava di tante responsabilità e di qualche problema, ma la frequentazione di amiche e amici che erano al corrente della situazione mi faceva sentire tranquilla, in un ruolo definito ed inequivocabile e, tutto sommato, meno sola. […]
brano tratto dal racconto Stessa spiaggia stesso mare di Rosanna Lavagna, insegnante di filosofia

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[…] Le vacanze, che fossero quelle di un banale week-end o quelle più articolate delle feste comandate o l’apoteosi delle ferie estive, venivano anticipate da uno strategico piano che come un Giano bifronte si divideva in due: allo scoccare dell’ultimo giorno della prima metà del mese (di agosto) e del primo giorno della seconda metà doveva avvenire il passaggio della loro deliziosa figlioletta dallo spazio- vacanza dell’uno a quello dell’altro, unitamente ai bagagli, spesso e volentieri improbabili per la destinazione finale. […]
brano tratto dal racconto La transumanza di Patrizia Malfatti, giornalista

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[…] Le vacanze con sei figli! Una separazione non comprende anche la presenza del padre e, se la famiglia di provenienza non approva la separazione e non solo non ti aiuta, ma coglie ogni occasione come motivo di discussione, allora è necessario trovare un’alternativa. […]
brano tratto dal racconto In campeggio per tre ore di Maria Manuele, cuoca

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[…] Ed eccoci all’estate, periodo già cruciale per ogni genitore che lavora. Soprattutto quell’estate del 1991, torrida di eventi irreversibili. È il 19 agosto, in redazione le agenzie battono una notizia che ci gela: Gorbaciov segregato nella sua dacia in Crimea, colpo di Stato. Nulla sarà più come prima: in Europa, nel mondo.
E perfino nel giardino della mia casa al mare, dove per tanto tempo è rimasta ad arrugginire la bici che avevo regalato alla bambina polacca. Quello stesso giorno, infatti, un altro privatissimo golpe si stava consumando nella mia vita. […]
brano tratto dal racconto I miracoli, le tate e Gorbaciov di Silvia Mauro, giornalista tv

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[…] Poi ci sono le vacanze, un appuntamento al quale Martina e io teniamo particolarmente. Il primo anno dopo la separazione ci fu la partenza col… brivido. Ero uscito di casa in maggio e a luglio mi ritrovai a parlare con la mia ex moglie del periodo estivo. […] «Due settimane, Martina da sola con te ridotto in quelle condizioni?» fu il simpatico commento della mia ex moglie, «Non mi fido», rimarcò. […]
brano tratto dal racconto Un eroe a Parigi di Marco Montanari, giornalista

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[…] Nonostante avessi solo cinque anni, avevo imparato che quando i papà partivano non era mai buon segno. I tristi cartoni animati degli anni Ottanta (chi si ricorda Georgie e Candy Candy?) mi avevano in qualche modo preparato.
[…] Ho trentadue anni, due bambini, due gatti, tre tartarughe, due uccellini, un criceto, un cane. Non ho più il mio compagno, la vita che sognavo. Ho la macchina stracolma di cose e ho ancora quella fastidiosa sensazione di aver lasciato qualcosa a casa. […]
brano tratto dal racconto Andrà tutto bene, alla faccia di Candy Candy di Giuditta Pasotto, direttore creativo e fondatrice di GenGle

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[…] Non possiamo andare in hotel perché mio figlio ha bisogno di poter mantenere le sue abitudini altrimenti sono guai, diventa agitato e comincia a girare per la stanza come una tigre allo zoo; il B&B invece garantisce una maggiore libertà.
[…] Arriviamo al Cristoforo Colombo con largo anticipo e decidiamo di fare un giretto per l’aeroporto prima di recarci al gate per il check-in; questo mi darà il tempo di studiare come spiegare ai poliziotti che Oscar non deve essere toccato, ho portato il certificato medico ma non sempre è servito. Devo sperare di trovarmi di fronte ad una persona con un po’ di sensibilità sotto la divisa. […]
brano tratto dal racconto In viaggio con Oscar di Anna Riccardi, operatore socio sanitario

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[…] Una vacanza da uomini! Dai, facciamo da ragazzi! Perché i figli sono il combustibile che ci aiuta ad essere eterni ragazzi. Avere tre maschi ha i suoi vantaggi, perché possiamo permetterci di divertirci e basta, a modo nostro: senza mamme o fidanzate.
[…] Per fortuna l’estate è il periodo di maggior libertà per me, quindi cerco di stare con loro il più possibile. Questo lo faccio di più da dopo la separazione anche se, per via del mio lavoro e delle gare, erano già abituati a un papà che c’era poco. […]
brano tratto dal racconto Quattro uomini in barca (anche se la neve…) di Giorgio Rocca, campione sportivo sciatore

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[…] Intanto Sandra, sedendosi davanti, si volta a salutare i due bambini. Sfiora Lara con una carezza ma è convinta di non esserle simpatica: chissà sua madre cosa le racconta, si domanda. Vittorio, accende il motore e inizia il loro viaggio verso il mare. Intanto pensa che ognuno vede i figli degli altri secondo le proprie esperienze e convinzioni. Che Riccardo sia figlio di un altro uomo è un’idea che non gli è mai piaciuta, anche se prova molta tenerezza.[…] Insieme trovano la giusta direzione, passione, simpatia, complicità. Però bisogna fare i conti col passato, coinvolgere i figli per potere davvero andare avanti. Ora si cercano la mano ma si sentono osservati dai bambini. […]
brano tratto dal racconto Pronti per il mare! di Daniela Rossi, psicologa

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[…] Non credo di aver mai fatto vacanze con mio figlio, Valentino.
Abbiamo viaggiato sempre, in compenso, da un circuito all’altro, ogni finesettimana. Domeniche in pista, un’infinità. Quando decidemmo la separazione, sua madre Stefania ed io, Vale aveva circa 14 anni. […] Lo vedo, lo seguo, lo osservo ancora oggi, giorno dopo giorno, lo rincorro sulle piste ogni domenica, con sorpresa e con un’ammirazione sempre rinnovata. […]
brano tratto dal racconto Il distacco incolmabile di Graziano Rossi, sportivo

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[…] Ricordo un’estate in cui avevo non so quanti anni. Sicuramente era agosto, il mio mese del cuore. Ne sono certa perché ricordo quanto fossi felice. Dunque era agosto, sì, ed ero felice perché era il mese più caldo dei mesi caldi dell’anno. Ma soprattutto era il mese in cui potevo fermarmi insieme a mio padre e restare con lui per ben quindici giorni. Praticamente il motivo per cui vivevo gli altri trecentocinquanta.
[…] Quando nasci in una famiglia a geometria variabile una delle prime cose con cui ti scontri è proprio la scelta. Talvolta prematura, spesso indesiderata. Così ho deciso, ora come allora, di dover scegliere: tra un genitore e l’altro, tra due case, due ricordi, due vacanze, due racconti. […]
brano tratto dal racconto Il rumore del vento tra i campi di grano di Mayumi Ruggieri, impiegata nel no profit per infanzia e prevenzione HIV

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[…] Ho quarantatre anni e fino a quattro anni fa le mie vacanze sono state in campeggio libero in Grecia, accampata a casa di amici con altri amici all’Elba, in Senegal a cercar di cooperare o in giro per l’Europa tra un alberghino e un b&b. Tutto è cambiato, quattro anni fa, anche le vacanze.
Mi consola il fatto che, avendo trovato l’uomo della vita, qualche modifica nelle mie abitudini non sarà la fine del mondo. Così quest’anno si va in campeggio strutturato. […]
brano tratto dal racconto L’uomo della vita di Cristina Sebastiani, consulente per l’emigrazione

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[…] Quando mi rendo conto che avrò almeno due settimane di campeggio stanziale da dover trascorrere, mi assalgono sudori freddi. Non sono minimamente equipaggiato per la circostanza. Non mi sono portato libri. Non ho dove mettermi a sedere.
[…] Tutte le mamme del campeggio sembrano interessate a rompere la mia solitudine, con inviti pressanti a fare colazione, pranzi, cene nelle loro attrezzatissime tende. La maggior parte della popolazione del campeggio è infatti costituita dal lunedì al venerdì da mamme con figli. […]
brano tratto dal racconto Come si diventa filosofi di Giuseppe Sparnacci, psicologo

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[…] Quella volta eravamo andate al mare con i costumi della parrocchia.
Una delle brevi vacanze improvvisate che potevo permettermi da mamma separata, prima che mia figlia partisse per la vacanza vera, in Abruzzo, con nonni e cuginette.
[…] In quell’occasione eravamo andate a Marina di Pietrasanta, dove un amico egiziano aveva un piccolo albergo e ci lasciava dormire in terrazza, sotto le stelle. La mini vacanza trascorse a rincorrere il cane che inseguiva l’ombrellone trascinato dal vento, a tirarci su di continuo i laccetti dei costumi parrocchiali, troppo piccoli o troppo grandi, mentre Federica, con aria da vecchio naufrago abituato alle tempeste, ci guardava da lontano, come fossimo una banda di kalikantzeri psicopatici. […]
brano tratto dal racconto Due ziette, una bimba, un cane e… via! di Gabriella Tricca gestore di un agriturismo

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[…] Scarichiamo questa macchina. Ma quanto pesano ‘ste valige, cosa diavolo ci ho messo? Miliardi di giochi ecco cosa ci ho messo: e le pinne e le maschere e tutto quello che occorre per fare una vacanza come si deve. Loro, lettino, ombrellone, libro, io. Dai, coraggio che ci siamo quasi. Ecco la valigia blu ed ecco i fottutissimi pantaloni verdi. Ricarichiamo la macchina esattamente come prima, non sopporterei l’idea di non riuscire a incastrare le valige come ieri sera. Fatto! Sono un genio, anzi una genia. […]
brano tratto dal racconto Diario di una madre sull’orlo di un esaurimento… il quindicesimo di Debora Villa, attrice

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[…] Partire, fare campeggio, oppure fare un viaggio lungo in Grecia, tutto era bellissimo. Il bambino era uno solo, ma non era solo il mio bambino. Era il bambino di tutti, del gruppo. C’era una disponibilità diversa, propria di quegli anni. Eravamo un po’ alternativi, un po’ fricchettoni, ma certamente respiravamo un’aria più libera.
[…] Mi ricordo uno dei primi capodanni con Giovanni piccolino. Eravamo in Liguria con un gruppo di amici. Stavamo in un piccolo albergo: sopra le camere, sotto il ristorante. E il 31 sera ci sarebbe stato il cenone. Essendo giovanissima, ero l’unica con un bambino. Stavo in camera e non osavo lasciarlo. Non riuscivo a separarmi da lui. Gli altri non capivano; la mia dipendenza fisica da quel piccolo essere era del tutto strana ed estranea per loro. […]
brano tratto dal racconto Simbiotico e irragionevole di Claudia Visani, insegnante di yoga

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[…] Una sera, ci ritrovammo a ragionare sui costi sempre più proibitivi delle nostre vacanze e di come sarebbe stato sicuramente più vantaggioso dotarsi di un abbonamento stagionale per famiglie.
«Domani si fa» dissi. No, ci spiegò Giovanna. La possibilità era preclusa: a lei mancava un compagno/marito, a me mancava una moglie, visto che Tiziana non aveva alcuna intenzione di provare ad infilarsi un paio di scarponi. […] per aggirare creativamente l’ostacolo ci saremmo accoppiati, io e lei. Virtualmente, ovvio, e con il placet ugualmente entusiasta di una divertita Tiziana. […]
brano tratto dal racconto Una moglie in prestito di Luciano Visconti, geometra