Viaggio in Piemonte. Casalbeltrame 1 Marzo 2013 – Posted in: TRAVEL

Dall’itinerario Nelle terre d’acqua pubblicato nel volume Viaggio in Piemonte. Una guida gourmArt che si legge come un libro a firma di Teresa Scacchi e Gianfranco Podestà

Viaggio in Piemonte Scoprendo la vita lenta, una Topolino amaranto, l’abbazia e il magnifico castello
Siamo nella bassa e i dintorni sono costellati di borghi e cascine adagiati sulla piana agricola. Il piccolo centro di Casalbeltrame si è meritato l’inserimento fra le città Slow. In effetti pare un’isola fuori dal tempo: un pugno di case rurali raccolte attorno a quello che fu il ricetto, dove in caso di necessità si rifugiavano gli abitanti; accanto, grandi cascine che in primavera sembrano galleggiare come zattere sulle risaie.
L’amore per la cultura contadina è all’origine del museo etnografico L’Civel, ricavato in uno storico cascinale, ricostruzione del lavoro di un tempo con attrezzi, carri, mezzi agricoli e una Topolino amaranto, forse la stessa del libro di Dante Graziosi, il cantore della Bassa novarese e della sua “brava gente”. Popolo di campagna, tanto diffidente, testardo, attaccato alle tradizioni quanto generoso e orgoglioso della propria “grassa ed opulenta terra di risaia”. Degni di nota anche l’annesso ristorante tipico e il negozio interno, che vende eccellenze del territorio.
Viaggio in PiemonteDelimita l’ampio spazio una serie di cinque chiese, dalla più grande alla più piccola (definite simpaticamente chiese matrioska), in un’originale quinta architettonica.
Una bella villa è sede di mostre e collettive di importanti scultori e artisti.
Vicina al borgo l’Oasi che fa parte del Parco Naturale delle Lame del Sesia.
Pochi chilometri verso ponente separano Casalbeltrame dall’Abbazia benedettina di San Nazzaro Sesia. Quella per l’abbazia fortificata del 1040 è una deviazione o una gita, magari in bicicletta, doverosa. È questa un imponente complesso monastico, uno dei più importanti del Piemonte, cinto da mura difensive con torri angolari cilindriche ed un torriore d’accesso. All’interno, in un’armonica sequenza, sorgono una chiesa a tre navate del ‘400 in stile gotico-lombardo costruita interamente in cotto, cui si accede attraversando un quadriportico a due piani, il chiostro-monastero sulle cui pareti appare un ciclo di pitture del ‘400 che narrano le storie di San Benedetto, la Chiesa dell’Abate ed infine, un possente campanile romanico.