Giancarlo Vitali: Carte Vitali a Ferrara 12 Novembre 2012 – Posted in: ART

Giancarlo Vitali torna a Ferrara con due mostre declinate in due spazi: Attorno al Tavolo ovvero la Natura Morta, i Cuochi, il Desco nello Spazio Frau Ferrara di corso Porta a Mare 8/A e le Forme del Tempo, i fogli che indagano l’origine del mondo, i fossili, la stratificazione della storia nell’hotel Annunziata in Piazza della Repubblica 5.

ATTORNO AL TAVOLO

Un trittico su fogli di carta da pacco – uomini famelici in una prospettiva irreale, si abbuffano e al centro, quello che resta dell’affollato convivio: piatti, bicchieri, caraffe e il giallo dorato e ‘secco’ della polenta avanzata – introduce la mostra Attorno al Tavolo, visitabile per due mesi nel Centro Frau di Ferrara. Una trentina di fogli, tecniche miste e incisioni, affrontano i temi della tavola e della fame. Gli agoni, ovvero le aringhe di lago, l’uva e i fichi che annunciano l’approssimarsi dell’autunno, ma anche le carni, tutti protagonisti delle nature morte dell’ottantatreenne maestro lombardo. E ancora i cuochi, trattati di nuovo su grande formato con le matite e la biacca o in una puntasecca cruda ed essenziale com’è la fame. E poi, di nuovo il tema del convivio consumato tra vecchi amici o in occasione di una “cena benefica”. Il tratto sempre lì a sottolineare a volte con ironia, a volte con oggettiva verità, l’atto quotidiano di cibarsi, con tutte le implicazioni e i significati che ne conseguono. Attorno al tavolo è anche un libro, sfogliabile in mostra, che contiene 9 poesie di Franco Loi ispirate a 11 lastre di Vitali, edito da Albicocco-Udine e interamente stampato al torchio. Sempre in mostra saranno presenti alcune tirature limitate della collana iVitali, i libri che nascono dalla collaborazione del Maestro con lo scrittore Andrea Vitali. In particolare il titolo La Carne, presentato in occasione della scorsa Biennale d’Arte di Venezia.

LE FORME DEL TEMPO

Era il 1991. Si celebravano i 100 anni dalla morte dell’Abate Antonio Stoppani, unanimemente riconosciuto come il padre della geologia italiana, per l’importanza dei suoi studi e per la preziosa vocazione divulgativa. La sua opera, Il Bel Paese, è stato un testo basilare di geologia e geografia fisica d’Italia. È questo lo spunto che spinge Vitali per lunghi mesi nel 1991 a indagare dentro viscere della terra e all’origine della nostra vita. Il risultato è un ripensamento e una rilettura segnica delle prime tracce di vita: grafie, segni, figure fossili, bucrani che si palesano in opere cariche di valore simbolico e di mistero e che, nella loro valenza formale sembrano alludere a una sorta di figurazione informale. Le Forme del Tempo è il titolo di un lavoro che si svilupperà in una grande mostra di tecniche miste su carta, di dipinti e darà corpo a una cartella di incisioni, considerata una vetta nel percorso dell’artista. A Ferrara, una trentina di queste opere saranno esposte accanto a piccoli collage dell’edizione limitata di Stralunario, il quinto titolo della collana iVitali.