I segreti del Chianti 22 Settembre 2011 – Posted in: TRAVEL

È stata la città etrusca più importante della storia, alleata di Roma per secoli, punto strategico per posizione geografica, culla di cultura e testimonianze artistiche di rara bellezza. Uno splendore offuscato dalla conquista da parte di Firenze nel 1125, ma che mai si spegnerà davvero.
Fiesole, gioiellino sulle pendici delle colline fiorentine, perse il suo potere politico, ma non la sua importanza strategico-difensiva: lo dimostrano le mura del 1325 costruite dai fiorentini per contrastare l’offensiva di Castruccio Castracani. Da quel momento Fiesole, così protetta, divenne luogo prediletto per conventi prima (si pensi al convento francescano) e ville nobiliari in seguito, prima fra tutte quella voluta dalla famiglia de’ Medici.

Una grande storia per un piccolo sito, che ancora oggi conserva il suo humus internazionale, il suo carattere aristocratico, la sua capacità di attrarre stranieri, che qui trovano bellezza e anche apertura culturale. Non è casuale infatti che il Centro Ricerche “Studium Faesulanum”, abbia sede a Vienna e sia stato istituito da Hans Ernst Weidinger. Missione del centro è valorizzare il patrimonio memoriale della diocesi di Fiesole e pubblicare studi qualificati e critici sulla storia plurisecolare della stessa diocesi. Base per ogni ricerca del centro sono le centinaia di scritti di monsignor Giuseppe Raspini, scomparso un anno fa, canonico del Capitolo della Cattedrale di S. Romolo profondo studioso del percorso storico del territorio fiesolano di cui ancora molto c’è da conoscere e da svelare. Ed è questa la ragione di un protocollo d’intesa, firmato di recente a Greve in Chianti dal sindaco Alberto Bencistà e dal barone di Sezzate, Hans Ernst Weidinger fondatore del Centro Ricerche “Studium Faesulanum”, alla presenza del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato. Un accordo che coinvolge anche la diocesi di Fiesole e l’Archivio Segreto Vaticano. Tutti uniti per valorizzare la cultura e la storia del territorio chiantigiano attraverso gli archivi, la ricerca erudita e la divulgazione al pubblico, sostenendo il valore internazionale di Fiesole e Greve, che metteranno in campo strutture, spazi, organizzazione e logistica, oltre ai loro archivi comunali.
Un progetto di grande respiro culturale, che non si ferma all’aspetto squisitamente intellettuale: il primo atto concreto del protocollo, infatti, sarà il recupero della pieve di San Pietro a Cintoia.