Montalbano è diventato accademico 30 Giugno 2011 – Posted in: ART

Per la prima volta L’Accademia della Cucina Italiana ha premiato un personaggio virtuale.
Come buona letteratura e buona fiction Tv possono fare bene alla tradizione gastronomica della nostra Penisola.
Al commissario Montalbano piace mangiare bene. Al commissario Montalbano piace anche cucinare. E così l’Accademia Italiana della Cucina lo ha premiato:“L’assegnazione del premio al Commissario Montalbano – recitano le motivazioni della giuria del Premio Orio Vergani per L’Accademia – vuole sottolineare il ruolo fondamentale che due strumenti divulgativi come la letteratura e la televisione di qualità hanno avuto nella diffusione e quindi nella salvaguardia delle tradizioni gastronomiche regionali”.

È un riconoscimento che va a persone o enti che abbiano grandemente onorato, con la loro attività, la cultura gastronomica e la civiltà della tavola italiana, ma non era mai successo che a vincere fosse un personaggio irreale. È la conferma di quanto la cultura del cibo sia trasversale e penetri ogni espressione dell’esistenza umana, anche l’arte letteraria e televisiva. Luca Zingaretti, che interpreta perfettamente la figura del commissario così ben delineata da Andrea Camilleri, ha ritirato il premio la scorsa settimana a Roma. E nei panni del suo personaggio, ma anche in nome di sé stesso, ha affermato che la tavola è uno dei luoghi attorno alla quale accadono le cose più importanti della vita: confessioni, amori, litigi, gioia. Lui, ha detto, che fin da quando è piccolo ha «problemi di girovita» cerca di mangiare sano e in quantità contenute, ma durante le riprese della fiction tv a Ragusa Ibla di fronte alle delizie siciliane non ha saputo resistere, innamorandosi dei dolci e di certi piatti di pasta conditi con pesce freschissimo. E alla domanda se lui sa cucinare ha detto «No, per niente. L’unica cosa che faccio bene sono gli spaghetti con i pomodorini freschi, ma Luisa (l’attrice Ranieri, sua compagna, ndr) dice che sono buoni, ma insomma sono sempre la stessa…pappa».