LA PROESIA DI ABATE 8 Giugno 2011 – Posted in: Archivio

Il nuovo libro di Carmine Abate racconta le tappe di un concretissimo viaggio su e giù per l’Europa e di un viaggio della mente e del cuore dentro una quotidiana esperienza multiculturale. La parola, per i sentieri salvifici che ogni poesia o “proesia” tenta, trova esito in potenti figurazioni simboliche e, spesso armata di ironia e autoironia, si distende in vere e proprie narrazioni (il diario, l’aneddoto, la favola, la lettera, il racconto surreale). Partendo dall’assunto che la vita di tutti noi si gioca fra i poli dell’errare e del dimorare, Abate sa restituire tutta la dimensione di questa condizione dell’esistere e, infine, dà una patria all’anima nomade: l’amore per una donna cui è dedicata l’ultima sezione della raccolta; l’estremo, aperto confine delle «terre di andata».
Carmine Abate è nato in Calabria e vive a Besenello. Ha esordito nel 1984 in Germania con la raccolta di racconti Den Koffer und weg! (ed. it. Il muro dei muri 2006) e con il saggio I germanesi (ed. it. 1986 e 2006) scritto con Meike Behrmann. Ha pubblicato, tra l’altro, i romanzi Il ballo tondo (1991), La moto di Scanderbeg (1999), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004), Il mosaico del tempo grande (2006), Gli anni veloci (2008), Vivere per addizione e altri viaggi (2010), ora usciti tutti negli Oscar Mondadori. I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in molti paesi europei, negli USA e in corso di traduzione nei paesi arabi.

Carmine Abate
Terre di andata (ed. Il Maestrale, 2011)