MAXXI e MACRO: Roma si fa grande! 18 Giugno 2010 – Posted in: TRAVEL

maxxiMAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, due grandi opere accrescono fama e spessore di una delle capitali più belle al mondo. E Roma diventa grande, come non lo è mai stata. La città dei fasti imperiali si risveglia da una lunga letargia e decide di farlo guardando al futuro, conquistandosi così il titolo di capitale europea dell’arte contemporanea.

Inaugurato a fine Maggio nel quartiere Flaminio di Roma, questo colossale museo si divide in MAXXI Arte, con una collezione permanente che supera le 350 opere, tra le quali pittura, scultura, installazioni, video-art, net-art e fotografia, e MAXXI Architettura, che ospita circa 75.000 documenti. Inoltre sono presenti ampi spazi espositivi dedicati alle mostre temporanee, un auditorium e una bibliomediateca, per una superficie complessiva interna di 27.000 mq.

hadidLa grandiosità del MAXXI non è tuttavia nei suoi esorbitanti numeri, ma soprattutto nella originalità delle proposte che si spinge ben oltre i canoni obsoleti tipici dei più comuni edifici-museo . Una grande opera d’arte contenitore di numerose opere d’arte. Audace nella sua estrosità è il frutto di un progetto architettonico della “archistar” anglo-irachena Zaha Hadid che non si è limitata nella progettazione degli esterni, ma ha saputo regalare un tocco di creatività anche agli spazi interni. Protagonisti di questo imponente capolavoro sono artisti provenienti da tutto il mondo che rappresentano ciò che di meglio propone il panorama artistico contemporaneo. Altro grande punto di forza del MAXXI sono le mostre temporanee che concentrano il focus su maestri già storicizzati dal lavoro di un’ intera vita artistica. Nomi come quelli di De Dominicis, Ataman, Nervi e Pistoletto chiariscono immediatamente la scelta precisa fatta da chi ha pensato e poi realizzato il grande spazio espositivo.macro

Di dimensione pù contenute e di impatto visivo più architettonicamente osservante il MACRO, collocato nel quartiere Nomentano di Roma, ospita una pensata e intelligente raccolta di opere d’arte dagli anni ’60 ai giorni nostri. Nato circa dieci anni prima dalla riconversione e ristrutturazione di un importante edificio industriale degli inizi del ‘900, è stato da poco oggetto di un rilevante progetto di ampliamento ad opera dell’architetto francese Odile Decq. Progetto che ha portato all’apertura in Aprile del Nuovo MACRO.