UNESCO nel mondo e per il mondo 13 Maggio 2010 – Posted in: ART

unesco65 anni di storia, 192 Paesi membri, 890 siti presenti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità, posti in 148 Paesi differenti. Sono questi, ad oggi, i numeri della United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, meglio conosciuta con l’acronimo UNESCO.

L’organizzazione per l’educazione, la scienza e la cultura, fondata dalle Nazioni Unite, ha come scopo la tutela e la conservazione di siti considerati importanti, dal punto di vista culturale o ambientale, per la comunità mondiale. Questa definizione però, ai giorni nostri, risulta essere decisamente riduttiva rispetto a ciò che rappresenta attualmente l’UNESCO per il mondo.

L’Italia è il Paese che vanta il maggior numero di siti presenti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità, ben 44, seguita da Spagna e Cina. La grandezza di questa organizzazione però non sta soltanto nei numeri, bensì nella qualità e nell’accuratezza delle proprie scelte. Potremmo pensare che l’UNESCO si facesse sostenitore esclusivamente delle grandi opere site nelle città d’arte storicamente più rimarchevoli , ma poi scopriremmo la stessa attenzione e impegno dedicati alla tutela di certe singolarità costruttive quali i Trulli di Alberobello o di certi storici Istituti di vocazione scientifica come l’Orto botanico di Padova, derivazione coeva dell’Università più antica d’Italia. Ma la ‘filosofia’ Unesco si spinge oltre arrivando a tutelare e salvaguardare borghi o antiche cittadine, ancora preziose e coese nella loro composizione urbanistica o interi centri storici, verso cui non può essere fatta una classifica di merito sull’edificato antico. Centri come quelli di Roma, Firenze, Venezia, Napoli che da soli ci consegnano la summa della cultura artistica della nostro storia, sono patrimonio ‘in toto’; così come città globalmente intese, quali Verona e Siracusa, che per le loro vicende storiche e il loro particolare sviluppo costruittivo, risultano un unicum da proteggere. Ma la sensibilità dell’UNESCO non si ferma soltanto all’argomento relativo alle ‘arti maggiori’ ma allunga le sue braccia protettive sull’ambiente, il territorio, il paesaggio perché la Costiera Amalfitana, le Dolomiti o le Isole Eolie sono altrettanti capolavori da preservare disegnati e scolpiti dalla natura per il nostro piacere sensibile.

Ma le attività dell’UNESCO non si fermano a questo. Dal 2004 UNESCO promuove il Forum Universale delle Culture, che tra l’altro si svolgerà nel 2013 a Napoli, un evento straordinario, dove 101 città, in 101 giorni, potranno confrontarsi ed esporre le proprie diversità culturali.

E molte altre, e di diversa natura, sono le attività promosse o patrocinate dall’UNESCO, fra queste la Giornata Mondiale della Diversità Culturale, la Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, la Giornata Mondiale della Poesia.

Grazie a queste molteplici attività, UNESCO, si afferma sempre di più come portavoce della cultura nel mondo. Le numerose borse di studio che gli sono state assegnate sono la conferma di una vitalità culturale espressa da un’organizzazione all’avanguardia e in grado di arricchire e potenziare cioè che di più prezioso abbiamo sulla Terra: la cultura e l’ambiente.

CNI UNESCO