L’olio secondo… Gennarino Esposito 4 Febbraio 2014 – Posted in: BOOKS

La testimonianza di Gennarino Esposito cuoco del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense contenuta nel libro-guida Terred’Olio 2014.

Terred'Olio 2014 (Fausto Borella)

Gennarino Esposito

“Sono figlio dell’agricoltura e durante la raccolta delle olive spesso raggiungevo mia madre per aiutarla. Tutto questo avveniva in un clima di gran festa. Alla fine della giornata mio zio sceglieva le olive migliori. Era un uomo fuori dagli schemi, molto attento, che preferiva la qualità alla quantità prodotta. Gli altri olivicoltori del paese si riunivano al bar per parlare di chi avesse fatto più olio. Lui ci teneva a farlo bene. Infatti, al bar non ci andava mai. Il gusto dell’olio buono è da sempre dentro la mia memoria gustativa. Sono particolarmente esigente e sensibile e ho dei riferimenti molto alti. Personalmente adoro gli oli impetuosi, con fascino ed eleganza insiti nella varietà. Credo che il cliente si adegui alla qualità che gli viene proposta. Se non gli verrà mai spiegato niente, non riuscirà a essere un cliente evoluto. Tutti dovremmo raccontare cosa facciamo e cosa offriamo in maniera trasparente, così da spingere il cliente a incuriosirsi e, di conseguenza, a diventare un appassionato autentico. Negli ultimi 15 anni si è capito che non era sensato produrre dell’olio di bassa qualità e così, pian piano, è stata cambiata la mentalità di produzione.
L’olio offre addirittura spunti di riflessione. Capita che, assaggiando un olio ti venga voglia di fare un piatto. Una bottiglia di olio buono non può costare meno di 5/6 € al litro per tutto il lavoro che c’è dietro. Inutile usare tanto olio prodotto male. Usiamolo con dovizia per gustarne tutte le peculiarità.
Tutto questo partendo dall’atteggiamento casalingo. Noi possiamo far cultura, organizzarci per spiegare ai clienti il perché. I numeri veri si fanno nelle case, nelle scuole, nelle mense. È lì che bisogna iniziare il percorso educativo, evitando che i nostri figli mangino oli scadenti, ovvero piccole dosi quotidiane di qualcosa che assomiglia all’olio e che non è sano per la salute”.