Gourmet 3.0 15 Novembre 2011 – Posted in: FOOD, WINE

Una guida senza voti per viaggi di gola fuori dagli schemi.

Da un paio d’anni il vocabolario gastronomico italiano si è arricchito di una nuova parola. È in inglese. Perché si sa che, certe espressioni riferite ad una tendenza di mercato, trovano sintesi migliore nell’idioma anglosassone che del marketing è il regno.
La parola in questione è Foodie, che è anche un concetto e sta lentamente erodendo lo spazio all’altra parola straniera mutuata dai cugini francesi: gourmet.

Da una ricerca promossa dall’azienda Negroni, nel 2009, è emerso che tra i buongustai italiani della nuova generazione, più che di gourmet in senso stretto, svettano numericamente coloro che, fuori dagli schemi classici delle guide enogastronomiche (anche di viaggio a tema), cercano il buono in ogni dove e che vale il viaggio: dalla grande città al villaggio sperduto di montagna, per il piacere di scovare gusti eccelsi, antichi, modernissimi, inconsueti sia da mangiare lì sul posto – ristorante, trattoria, pizzeria, bar, baracchino – sia da comprare e portare a casa.

A questi pionieri del gusto 3.0. è dedicata la guida FOODIES, realizzata dal Gambero Rosso in collaborazione con Negroni che quest’anno è alla seconda edizione: «Una guida atipica, che non dà voti», spiega Laura Mantovano curatrice della guida e vicedirettore del Gambero Rosso, «ma piuttosto regala emozioni e sapori da scovare lungo il nostro territorio: un pane, un panino d’autore, un piatto di un grande cuoco, un formaggio, un gelato, una pizza». Perché oltre l’enogastronomia blasonata, l’Italia è custode di miniere di sapori difficili da incontrare se non si hanno occhi nuovi per vedere e un palato senza pregiudizi per assaggiare le infinite invenzioni o riscoperte di cuochi e artigiani, che lo fanno da sempre e non da quando è di moda.

La guida Foodies 2012 raccoglie in due categorie – mangiare e comprare – oltre 1.100 locali (anche street food), 53 dei quali sono contraddistinti con una stella che non è un voto, ma è lì per dirci: questa incarna al meglio lo stile amato dai foodies doc. Per ogni “giacimento” di gusto è suggerito un itinerario, c’è il racconto di un testimone celebre e altre piccole curiosità che fanno pregustare il viaggio.

In questa seconda edizione la guida – grazie ad una giuria di esperti – ha assegnato dei premi nella categoria Mangiare: Trattoria il Consorzio (Torino), pizzeria Percorsi di gusto (L’Aquila), Ristorante Reale (Castel di Sangro), Timpani e Tempura (Napoli) per la categoria Mangiare; e riconoscimenti per la sezione Comprare: panetteria Vulaiga (Fobello, Vercelli), all’azienda agricola Il Feudo (Zocca, Modena), catering Food on the road (Roma), pasticceria Russo (Santa Valentina, Catania).