La famiglia Wachtler 13 Giugno 2010 – Posted in: TRAVEL

 

La famiglia Wachtler

Questo è un ritratto molto sincero della propria famiglia e di se stessa, scritto di getto da Barbara Wachtler. Un modo dolce e diretto di dire le cose, anche quelle difficili, che non può non rispecchiare il carattere più intimo del Dolce Vita Family Chalet Post Alpina: la volontà e la coesione familiare.

Carlo Wachtler

Carlo Wachtler (il nome giusto sarebbe Karl) aveva 21 anni quando ha iniziato a gestire il Post Hotel insieme a sua madre Irma, perché il padre morì prestissimo. Durante il servizio militare in Val d’Aosta Carlo veniva preso in giro per il suo “leggero” accento Tirolese e siccome questo gli dava fastidio si è impegnato ad imparare talmente bene l’italiano che oggi nessuno nota la differenza. Carlo Wachtler è la testa della famiglia Wachtler, quello che produce le idee pazze, mentre la moglie Wilma ed i figli sono le braccia che cercano di realizzarle. Carlo Wachtler per tanto tempo ha lavorato in mezzo agli ospiti; vestito con un bel grembiule stava dietro il buffet e serviva zuppa di gulasch e zuppa di cipolle. Oggi, invece, è più in disparte, perché ha molto da fare in ufficio, occupandosi di amministrazione e contabilità. La sua grande passione sono le moto. Dopo la nascita della terza figlia ne ha comprata una che, però, dopo un po’ ha venduto, perché si è reso conto delle responsabilità nei confronti della sua famiglia… ma ogni volta che passano degli ospiti in moto, i suoi occhi brillano e si vede che vorrebbe salire in sella.

Wilma Wachtler

Ogni tanto, Wilma Wachtler si definisce “la strega della casa”. Succede quando fa il giro dei tavoli… perché i bambini più irrequieti non corrano il rischio di scontrarsi con un cameriere, rovesciandosi addosso la zuppa calda. Qualche giorno fa, un ospite ha detto che questo non è proprio vero: che la Signora Wilma è la regina del Post, che ha il diritto di dire ai bambini di non fare impazzire i genitori. Altri ancora dicono che la Signora Wilma è il cuore del Post. Una persona sincera che dice ciò che pensa, reagisce in maniera spontanea, si interessa di come stanno gli ospiti che la cercano spesso. Insomma che sembra dura fuori e invece ha un cuore d’oro. È lei il pilastro della famiglia Wachtler, in grado di risolvere tutti i problemi quotidiani. Per la Signora Wilma la famiglia è la cosa più importante. Da sempre la nostra famiglia vive in una casa staccata dall’albergo, perché dovevamo crescere come bambini “normali”. Quando eravamo piccoli, mia madre stava a casa dalle 16 alle 19 per essere semplicemente la nostra mamma. In questo orario nessuno si è mai permesso di disturbarla. Da parte nostra, noi sapevamo che quando i nostri genitori erano in albergo, non potevamo andare… una breve visita si, ma poi si tornava subito a casa. Si sapeva che il pomeriggio c’era mia madre e la sera mio padre. In più, c’era sempre anche il tempo per pranzare insieme. Mia madre ha insistito sul fatto che tutti i giorni mangiassimo a casa e lì per mezz’ora stavamo in assoluta pace, raccontando tutto quello che ci era successo nella giornata. La signora Wilma, la mano destra di Karl, si occupa di tutti i collaboratori, dell’accoglienza degli ospiti, seguendo le tre strutture del gruppo.

Andreas Wachtler

Andreas Wachtler ha 28 anni ed è stato lui si a seguire il cantiere del Dolce Vita Family Chalet Post Alpina. Per migliorare il suo italiano Andreas ha passato due stagioni al Post Hotel di San Candido, per trasferirsi poi al cantiere del Post Alpina, dove ha fatto passi da gigante. Prima poteva anche sembrare il “figlio viziato” del Signor Carlo, ma con il tempo si è guadagnato il rispetto. Ora Andreas conosce esattamente la tecnologia che fa funzionare il Post Alpina. Mio fratello si è follemente innamorato di Helene, la sua ragazza e a febbraio del 2008 è diventato papà di Greta, una splendida bambina. Anche Greta, da vera tirolese, ha giá il suo primo vestito tirolese il cosidetto “dirndl”. È ancora un po’ grande, ma siccome cresce in fretta, presto sarà della misura giusta! Andreas è molto spontaneo, ma gli manca ancora la tranquillità di suo padre, anche se il passo e la statura sono identici. Quest’estate si è preso una bella mountain bike nuova. Arrivato al Post Hotel, sembrava che avesse fatto un giro lunghissimo in mezzo ai monti, invece, sceso dalla bicicletta, ha ammesso di aver percorso solo i 4 km pianeggianti da Versciaco a San Candido! È chiaro che ha bisogno di allenarsi un po’ di più. Il suo posto di lavoro è al Dolce Vita Family Chalet Post Alpina.

Anna Wachtler

Anna ha 20 anni, e per il momento studia all’università del turismo di Brunico, dove fra due anni finirà il corso di laura breve. Quest’anno, Anna ha lavorato al Post Hotel dando una mano in sala e arrabbiandosi, perché gli ospiti le chiedevano se era di San Candido. Lei, allora, rispondeva che era la figlia dei signori Wachtler, cosa che tutti sembravano ignorare. La cosa l’ha un po’ ingelosita nei confronti miei e di mio fratello. Per questo, durante il mio giretto per i tavoli, ogni tanto la presentavo come mia sorella. Di Anna si è sempre pensato che sarebbe scappata da San Candido, appena avesse potuto fare delle esperienze all’estero, ma sembra così. Ci andrà, ma solo per tornare qui ad occuparsi del marketing del gruppo Post Hotel.

Karoline Wachtler

Karoline Wachtler ha 19 anni, è la piccola, ed anche se lei non vuole esserlo lo sarà per sempre. Karoline è stata molto male e c’erano giorni in cui non sapevamo come sarebbe andata, ma grazie a Dio oggi va meglio e pian piano sta prendendo in mano la sua vita. Quest’anno ha fatto la babysitter alla nostra nipotina e così sia mio fratello sia sua ragazza hanno potuto lavorare tranquilli- Per Karoline la cosa più bella sarebbe aprire una pensioncina per animali: cani, gatti e magari cavalli da curare mentre gli ospiti si godono la vacanza. Per il momento questa idea resta un suo sogno.

Barbara Wachtler

Questo ora è il compito più difficile: descrivere me stessa. Allora, io sono la figlia più grande, ho fatto prima la scuola alberghiera prima e poi una minilaurea in campo tusistico. Ho lavorato in Canada cinque mesi, ed ogni volta che arrivano degli ospiti che parlano in inglese mi si scoglie il cuore, perché mi manca molto questa lingua. Dopo il Canada sono tornata per finire gli studi; ho lavorato in Val Badia, al ricevimento di un albergo con una segretaria cattivissima che mi rimproverava, perché secondo lei sbagliavo anche a fare i buchi su un foglio bianco. È lì che ho capito come non si devono mai trattare i collaboratori. Dopo questa esperienza avevo dei grandi dubbi se quello dell’albergatrice potesse diventare il mio lavoro, ma per fortuna i miei genitori hanno insistito. Ho accettato e, oggi, li ringrazio di cuore. Il mio compito è quello di sostituire un po’ mia madre al Post Hotel, dal momento che lei passa mezza giornata al villaggio alpino. Mia madre voleva che io mi prendessi cura dei fiori al posto suo, ma dopo una settimana e la metà dei fiori distrutti si è resa conto che forse il mio pollice era “nero” e non “verde”.

Io seguo tutto quello che c’è da fare al ricevimento di un albergo, mi occupo delle agenzie di viaggi, dei gruppi, della contabilità e soprattutto del marketing della catena Post Alpina. Ma soprattutto cerco di trasmettere il calore nell’accoglienza che ci differenzia dagli altri alberghi. Cerco di essere presente, di interessarmi di come stanno i nostri ospiti, di coccolarli il più possibile, di farli sentire bene. E quando, al momento della partenza, ci dicono: «grazie mille per la stupenda vacanza» sono felice.