Parole, parole, parole 16 Ottobre 2010 – Posted in: Archivio

Se anche voi siete malati di parole scritte, se avete sempre un libro aperto in qualche parte della casa, se vi ritrovate preda di sforzi mnemonici inumani per ricordare un passaggio saliente del vostro romanzo preferito e se, anche voi, avete contratto il virus “citazionista” (delle citazioni) e/o quello ancor più di moda dell’aforismo complusivo, non dovete perdervi un seducente libretto di Alessandro Carrera, docente di letteratura italiana comparata all’University di Huston in Texas e scrittore, che s’intitola Librofilia (Cairo Editore).

Una raccolta di 64 racconti brevi o brevissimi (quanto un aforisma), che girano intorno alla passione, ossessione, “condanna” del leggere e dello scrivere. Storie fulminee e paradossali, verosimili o impossibili, dove conta più la costruzione verbale di quella narrativa, perché più in grado di evidenziare l’epidemia delle parole e l’incapacità a difendersi da esse di molti abitanti di questo mondo. E Carrera ce lo narra attraverso professori che leggono in greco e gettano al vento ogni pagina letta; Borges, Hemingway e Montale che discorrono di fatti improbabili; dervisci, monaci zen e critici letterari che di notte si trasformano in killer di romanzi; associazioni di sognatori di libri che diventano stalker per diffidare gli scrittori esordienti dallo scrivere il secondo libro. È un libro per librofili, appunto.

Si astengano “i sani e salvi” dal chiodo fisso delle parole.