In viaggio fra oltre 100 produttori selezionati dal Maestrod’Olio per conoscere altrettante identità culturali del Bel Paese.
Introduzione di Fausto Borella: Il valore dell’Olio come civiltà del territorio
Per anni mi sono chiesto se avesse senso proporre una guida solo tecnica, con valutazioni sulle proprietà organolettiche dei vari oli che continuamente seleziono. Un messaggio, cioè riservato alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori e a quella, più ampia ma non così nutrita, degli appassionati consapevoli. Poi mi sono detto che sarebbe stato necessario uscire dalla stretta maglia del settarismo per divulgare il più grande prodotto della terra che rappresenta la nostra identità nel mondo: l’Olio Extravergine d’Oliva, quello vero, buono e benefico. Insomma avevo il desiderio di mettere in cantiere una pubblicazione annuale che non disattendesse le attese del grande esperto e insieme potesse stimolare l’interesse del generico appassionato o del distratto consumatore, la prima vittima, quest’ultimo, di una generale disinformazione su questa grande risorsa della terra.
Contributo di Fulvio Pierangelini: L’olio in valigia
Ricevevo, inevitabilmente pane, acqua e zucchero o ancora più spesso pane e olio. Non ero molto contento ma, oggi, sono grato alla mia mamma. L’imprinting dell’olio si è così fissato nel cuore e nel cervello e mi accompagna da allora con una struggente emozione tra memoria e identità gastronomica. Da allora, nella mia cucina, l’olio è il punto di riferimento primario.
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DICONO DI NOI
PUBBLICO TODAY: Cinquesensi Editore presenta un libro e una app sul mondo dell’olio
PANORAMA: Scenari Italia
SETTE: Lucca. Tutti i volti dell’olio