Giornale di Olgiate | Un lago bellissimo, anche da bere 17 Giugno 2017 – Posted in: BOOKS

bereQuanto è bello il Lago di Como è quasi superfluo ricordarlo. Quanto è buono ciò che nasce dai vitigni affacciati alle acque del Lario, invece, vale la pena raccontarlo. Ecco il merito dell’opera scritta da Leo Miglio, ordinario di fisica all’università di Milano Bicocca, già produttore di vino in quel di Domaso.
Meditato per anni, «Civiltà del vino sul Lago di Como – Origini, esperienze e prospettive» (Cinquesensi editore; prefazione di Mario Fregoni, già ordinario di viticoltura all’università Cattolica di Milano e presidente onorario dell’Oiv di Parigi) è venuto alla luce per focalizzare l’attenzione sui vitigni autoctoni del nostro territorio, documentando le alterne fortune della viticoltura di uno dei laghi più suggestivi al mondo. Pagine che documentano la passione per la terra, la vite e il vino. Fotografie che narrano la storia enologica della famiglia Miglio. Mappe che spaziano sul territorio, illustrando come e quanto la vite trovava terreno fertile anche nelle colline dell’Olgiatese. Colline oggi ricomprese nell’Igt Terre lariane. Tutto questo e molto di più – pure una degustazione dello schietto rosso «Il Luciano» dell’azienda agricola «Sala» di Montano Lucino – è stato offerto al pubblico intervenuto venerdì sera 9 giugno al Medioevo: incontro proposto da circolo culturale «Dialogo», confraternita «Vinalium Regio», Giornale di Olgiate e assessorato alla Cultura. Dopo gli onori di casa fatti da Mari Bernasconi, presidente di «Dialogo», lo scambio dialettico tra il professor Miglio e Nicola Gini, responsabile di redazione del Giornale di Olgiate. Tra i presenti, Rocco Lettieri, enogirovago e tra i più fidati collaboratori di Luigi Veronelli, e il sindaco Simone Moretti. Una serata sul filo delle emozioni, approcciandosi a un libro che si fa notare per la sua pluralità di anime: storica, tecnica (novi pure tabelle sui valori di piovosità) e narrativo-biografica. «Abbiamo una marcia in più: un territorio che, per la parte di Brianza e dell’Alto Lago, è straordinario – le parole di Miglio – Bere un bicchiere di vino, accompagnato da cibo locale e da un panorama mozzafiato… su questo dobbiamo puntare».

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